Dopo assidue e difficili
ricerche, anche l’originale e prima Isetta, quella prodotta
a Bresso dagli stabilimenti Iso è finalmente entrata
a far parte della collezione. Naturalmente per favorire una
positiva conclusione a questo importante reperimento, serve
sempre che si verifichino una serie di circostanze, magari anche
pilotate e qualvolta fortunose. La cercavo e l’ho trovata
! Sapevo che un vecchio ex concessionario ISO doc , la conservava
gelosamente nell’autorimessa della sua abitazione. Quando
sembrava che il momento fosse propizio per l’eventuale
trattativa, il buon Ilario, ex venditore , meccanico e da sempre
collezionista Iso , non se la sentiva di separarsi da questo
simpatico mezzo. Proprio per questo motivo, nonostante i tanti
anni del mio collezionismo monomarca, coronato peraltro da notevoli
soddisfazioni, ero sempre rimasto passivo nei suoi confronti
, senza mai neanche andarlo a trovare, incontrarlo e quindi
visionare la sua collezione, rimanendo così orfano di
questa mitica autoscooter ( come veniva allora definita ) dal
cilindro sdoppiato e di enorme importanza per un vero collezionista
ISO. Ma la vita è strana , per fortuna ed il fato ha
deciso fosse venuto il momento che i loro destini si separassero.
Contattatolo telefonicamente, abbiamo subito trovato reciproca
stima , forse anche supportati dalla ns comune passione bressese
ed abbiamo combinato l’incontro per una piovosa e fredda
domenica di marzo. Giunti a destinazione, con carrello al seguito
( non si sa mai ....e mai così necessario!!!) l’incontro
con la piccola Iso ed il successivo impatto visivo non sono
stati dei migliori. La vettura era ferma da parecchi anni (
decenni ...) , immobile nel suo angolo buio dell’autorimessa,
forse neanche mai messa in moto durante tutto questo soggiorno
. Era però in ottima compagnia, tutta la produzione motociclistica
Iso era presente al suo fianco, sapientemente custodita dalla
simpatia di Ilario, piemontese doc. Gomme devastate dal tempo
trascorso, polvere ( nonostante la copertura ), impianto frenante
ormai inservibile, pompa dei freni Ricotti da revisionarsi completamente,
ma sopratutto, era passata dalle truci mani di un carrozziere,
che nel precedente restauro aveva fatto un utilizzo smisurato
di catrame , riempiendo letteralmente l’auto in ogni qualsivoglia
punto, senza badare a fili elettici, motore, sospensioni, interni
, carrozzeria, ( lavoro che si scoprirà durante il mio
restauro conservativo, assolutamente inutile, visto le condizioni
dei lamierati una volta portati a metallo puro) e vetri ...si
i vetri... caratteristica della Isetta Italiana, era il materiale
particolare dell’ intero set . A parte il vero vetro del
portellone d’apertura, gli altri erano in Perspex . Lunotto
parabolico posteriore rotto in due punti, proprio nella curva
e con materiale mancante nei punti di rottura. I due finestrini
laterali , da ricostruirsi completamente, sia di perspex che
di cornice in zama ( rotte in più punti tutte e due...)
Il frontale aveva subito una drastica modifica ( forse per incidente
) , che aveva sottratto alla vettura i suoi caratteristici fanali
anteriori, dalla forma particolare e praticamente ora introvabili
( bisognerebbe trovarne altri per poterli copiare e farli replicare...)
. Paraurti posteriore andato perso e sostituiti, per adeguarli
al codice della strada , i fanalini posteriori, adesso doppi.
Capotte ed interni, vetusti, consumati ma presenti. Importante,
la vettura all’interno conservava tutto quanto necessario,
contakm, cruscotto con luci, comandi delle frecce e delle luci
( assolutamente INTROVABILI ....) cambio,leve messa in moto
ed aria , pedaliera ...una buona partenza insomma, aggiungendo
anche marmitta , motore e carburatore originali...ah, dimenticavo,
la licenza di circolazione è datata maggio 1954, giusto
quello della mitica MilleMiglia , dove lo slogan era , visto
il successo ottenuto nella gara di fondo “ogni Isetta
di serie è un Isetta 1000miglia “ ...
Prossimamente, aggiornamento fotografico sui già numerosi
lavori effettuati ......( è già anche andata in
moto ) Tutto sommato, avendone prodotte circa 1200 unità,
di cui la maggior parte ormai distrutta, è già
stato un miracolo, poterne aver trovata una , ad un prezzo corretto
e con i documenti regolari e quasi efficiente, ma lo ritornerà
totalmente, e su questo fatto, potete giurarci....
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